Da domani e fino a domenica sarò in Germania per visitare l'Oktoberfest e Norimberga con l'Avis! A breve le foto! Ciao
giovedì 2 ottobre 2008
On line la nuova fanzine!
Da SMNews:
E’ finalmente venuto alla luce il nuovo numero della fanzine “Di là dal ponte”. Numero completamente rinnovato sia nella grafica, nell’impaginazione e nel modo di proporre gli articoli che voi ci inviate. Un grazie particolare a Fabio Conti che è entrato a far parte dello staff e che già, con la sua professionalità, ha dato un’impronta più che visibile al nostro/vostro giornale. Cosa dire di più? scaricatelo e gustatelo. Aspettiamo i vostri articoli per il prossimo numero… mi raccomando inviateci il vostro materiale perchè ricordate, la fanzine la fate voi.
A presto!
domenica 24 agosto 2008
Uomo di pianura
Quest'estate siamo stati in vacanza in Trentino. Ottimi posti, castelli affascinanti, paesaggi da cartolina. Eppure - sarò matto io - niente riesce mai ad affascinarmi come il paesaggio da pianura che vedo, in queste sere di fine agosto, dal mio terrazzo di casa. Quella linea orizzontale che in montagna non si può vedere, sovrastata da nubi bianche e rosa trafitte dai raggi del sole, è unica. Dica pure chi vive in montagna, in città o al mare che lì da loro è meglio. Come dice il Bepi, mé sto bè po a ché. Anzi, sto benone po a ché.
lunedì 16 giugno 2008
domenica 4 maggio 2008
Ho ancora un milione e 600 mila secondi...
Secondo questo assurdo sito, ho appreso che morirò sabato 18 febbraio 2062, alle 4:59, ovvero tra un milione e settecentomila secondi (circa), all'età di 83 anni, ma soprattutto - e qui viene il bello - investito da un treno!
Oltre a fare gesti apotropaici (per chi non conosce il greco classico, vada a vedersi sul vocabolario cosa vuol dire...), mi stupisce soprattutto l'orario: alle 5 della mattina è rarissimo che io sia sveglio. E' praticamente impossibile che mi sia già alzato (ho il fuso orario spostato in avanti alla grande, causa lavoro...) e - di solito, tranne quando non smetto più di leggere a letto - mi sono già addormentato da almeno un'oretta.
E poi: investito da un treno a quell'ora??? Potrei apprezzare, per una volta, un bel ritardo di Trenitalia!!!
venerdì 25 aprile 2008
25 aprile
Quel venticinque aprile
la guerra era di casa
pioveva forte
fuori dalla chiesa
la fame era nell'aria
la vita una scommessa
ma il prete continuava la
sua Messa
Tu col vestito bianco
tu con le scarpe nuove
vi siete detti sì
davanti a quell'altare
e insieme per la vita
vi siete incamminati
tra il tempo
le promesse e le speranze
la guerra che finiva
i balli americani
l' italia da rifare con le mani
I dieci alla schedina
i figli all'improvviso
la casa troppo stretta
e io che crescevo troppo in fretta
ma dimmi come si fa
a stare come voi
insieme per la vita
Che a me
l'amore
quando c'è
mi sembra sempre fuoco
e invece dura poco
Sarà che anime di razza
è un po' che non ne fanno più
Quel venticinque aprile
ritorna tutti gli anni
e tutti gli anni vi ritrova insieme
Avete visto il mare
e il secolo cambiare
il Papa buono e
l'uomo sulla luna
c'è chi vi chiama nonni
e che ha già trent'anni
è il tempo che trascorre
ma non passa
Tu coi capelli bianchi
tu con gli occhiali nuovi
vi dite ancora sì
davanti al piatto
di ogni giorno
Ma sarà fatalità
fortuna o che ne so
ma siete ancora insieme
e sembra amore nato ieri
e invece sono già
cinquanta primavere
E noi con tutto da imparare
siam qui a improvvisare
amore
Quel venticinque aprile
pioveva e gli invitati
dicevano che sposi fortunati
la guerra era di casa
pioveva forte
fuori dalla chiesa
la fame era nell'aria
la vita una scommessa
ma il prete continuava la
sua Messa
Tu col vestito bianco
tu con le scarpe nuove
vi siete detti sì
davanti a quell'altare
e insieme per la vita
vi siete incamminati
tra il tempo
le promesse e le speranze
la guerra che finiva
i balli americani
l' italia da rifare con le mani
I dieci alla schedina
i figli all'improvviso
la casa troppo stretta
e io che crescevo troppo in fretta
ma dimmi come si fa
a stare come voi
insieme per la vita
Che a me
l'amore
quando c'è
mi sembra sempre fuoco
e invece dura poco
Sarà che anime di razza
è un po' che non ne fanno più
Quel venticinque aprile
ritorna tutti gli anni
e tutti gli anni vi ritrova insieme
Avete visto il mare
e il secolo cambiare
il Papa buono e
l'uomo sulla luna
c'è chi vi chiama nonni
e che ha già trent'anni
è il tempo che trascorre
ma non passa
Tu coi capelli bianchi
tu con gli occhiali nuovi
vi dite ancora sì
davanti al piatto
di ogni giorno
Ma sarà fatalità
fortuna o che ne so
ma siete ancora insieme
e sembra amore nato ieri
e invece sono già
cinquanta primavere
E noi con tutto da imparare
siam qui a improvvisare
amore
Quel venticinque aprile
pioveva e gli invitati
dicevano che sposi fortunati
domenica 13 aprile 2008
Cronaca nera
«La morte è il mio mestiere, ci guadagno da vivere, ci costruisco la mia reputazione professionale. Io tratto la morte con la passione e la precisione di un becchino: serio e comprensivo quando sono in compagnia dei famigliari in lacrime, ma freddo osservatore quando sono solo. Ho sempre pensato che il segreto nel trattare con la morte consistesse nel tenerla a debita distanza. Questa è la regola: mai permetterle di avvicinarsi sino a sentirne il fiato sul collo».Michael Connelly, Cronaca nera
martedì 1 aprile 2008
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