venerdì 6 ottobre 2006

Distretto


Due parole sulla morte dell'ispettore Mauro Belli (l'attore Ricky Memphis, che in realtà si chiama Riccardo Fortunato) nella fiction Distretto di polizia 7, che seguo regolarmente da anni. Niente da dire, le due puntate andate in onda domenica e martedì sono state di sicuro quelle più ricche di tensione probabilmente dell'intera serie. Non a caso erano state pubblicizzate come "Le puntate evento nella storia di Distretto di polizia". La scelta degli sceneggiatori di far morire Belli è stata sicuramente forte e, visto anche il ruolo trainante dell'ispettore, di certo non è stata presa alla leggera. E infatti anche l'audience ha premiato una serie che da ormai sette anni tiene incollati milioni di telespettatori alla tv (accade anche per altre fiction sulle forze dell'ordine, mi viene in mente la serie Carabinieri: piacevole, ma senza dubbio meno di Distretto o di Ris). La morte di Belli ha avuto come ripercussione, com'era prevedibile, uno sconvolgimento per tutti i colleghi che lavorano al decimo tuscolano. Sembra che ciascuno, dal centralinista Lombardi al commissario Ardenzi, abbiano in qualche modo tratto una lezione dall'uccisione del collega "nel compimento del proprio dovere", come si dice in questi casi. Sinceramente è un peccato che una figura così brillante come Belli sia stata eliminata dalla fiction, anche se in maniera così plateale, tanto che di sicuro nelle prossime puntate il suo "spirito" continuerà a vivere tra i colleghi. Resta da capire perché sia stato fatto, se per una semplice questione di copione, oppure perché gli sceneggiatori volevano rinnovare il cast. In passato altre scelte drastiche sui personaggi (come i trasferimenti, non le morti per fortuna, dei due commissari donna che avevano preceduto Ardenzi) si erano comunque sempre rivelate azzeccate. Ci auguriamo che lo sia anche questa.

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