martedì 24 luglio 2007

Scene da un matrimonio / 2








sabato 21 luglio 2007

Wedding




mercoledì 18 luglio 2007

Waiting the iPhone

Mentre in Italia si attende l'arrivo dell'iPhone, negli Usa l'aggeggio sta già spopolando. Tant'è che nei negozi ci sono già le code per acquistarlo. Ed ecco di seguito le dieci frasi più ascoltate appunto nelle code:

10 - “Finalmente posso telefonare e guardare Laverne & Shirley nello stesso momento.”
9 - “Posso chiamare Marte con questo affare?”
8 - “Spiacente gente, Apple ha appena annunciato che ormai è obsoleto.”
7 - “Torno subito, devo fare iPipì”
6 - “Il sistema operativo dell’iPhone e l’acceleratore… Non so che caspita sto dicendo!”
5 - “Ecco perché i terroristi ci odiano”
4 - “Chi vuole comprare l’iPhone si metta a sinistra, i ladri di iPhone stiano a destra”
3 - “499 dollari per la versione con 4 gigabyte e 599 dollari per quella deluxe che fa anche i waffle.”
2 - “Voglio cambiare il mio nome in iLarry.”
1 - “Non mi importa cosa fa d’altro, basta che vibri…”

martedì 17 luglio 2007

D'altronde...

«Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada vi uccido quando voglio»

giovedì 12 luglio 2007

Biscotti ripieni


Vabbè, una volta nei biscotti al massimo ci trovavi mosche o muffa. Adesso trovi pezzi di simcard. È proprio vero che i tempi sono cambiati, ma non è pazzesco tutto questo? La prima volta che mi capita di prendere un sacchetto di patatine controllerò ben bene prima di sgranocchiare: mica che ci trovo dentro l'auricolare di un iPod...

martedì 10 luglio 2007

Torino

Le uniche volte in cui ero stato, in precedenza, a Torino, mi ero limitato a visitare la casa madre dei Salesiani (due o tre volte in gita scolastica, un'altra per partecipare all'ordinazione sacerdotale di un carissimo amico) e la chiesa dove - in occasione del Giubileo - era stata esposta la Sindone.
Esperienze tutte interessanti, non l'ho mai negato, ma che non mi avevano mai consentito di farmi davvero un'idea di come fosse questa grande città del Nordovest d'Italia, che in tanti mi definivano "misteriosa" e "affascinante", ma anche "triste e malinconica".
La scorsa settimana sono stato, a distanza di alcuni anni, di nuovo a Torino, per la prima volta per lavoro, e ho avuto l'occasione - anche se solo per una serata - di scoprire alcuni scorci della città sabauda - anzi, della "capitale sabauda", come mi hanno fatto notare alcuni leggendo un mio pezzo - che davvero non avrei mai immaginato.
Posto che ero lì per seguire un evento Fiat e che, in ogni angolo, c'era qualche accenno alla nota casa automobilistica appunto torinese. Posto anche che, in occasione del lancio della nuova 500, avevano organizzato anche la "notte bianca" e che, per le strade, c'erano migliaia di persone. Cio premesso, devo dire che questa città mi ha affascinato. Raggiungere dal prestigioso hotel dove alloggiavo - il Santo Stefano di via Porta Palatina - la vicina piazza Castello nel cuore della notte e poi proseguire fino a scrutare, tra i lussuosi palazzi, una Mole Antonelliana che svetta - illuminata ottimamente - e fa da cornice a un paesaggio notturno quasi surreale, è stata davvero una esperienza suggestiva.
Proseguire poi nei viali XX Settembre e Garibaldi, ovviamente cono gelato in mano, e ricevere così tanti richiami visivi in ogni scorci dove guardassi, mi ha lasciaato un'impressione più che positiva di Torino. E sì che non ho visto nemmeno il 2% di quanto - mi hanno detto - offra la città. Mi riprometto di tornarci, stavolta accompagnato, per riprendere la visita da dove l'ho lasciata.
Una piccola nota per la simpatia dei torinesi e per il nuovo amico svedese Stephen: sicuramente il fatto che viaggiassimo su un'auto nuova di zecca, mai vista in giro, e che fossimo su una nuova 500 in quel di Torino, ha contribuito. Ma devo ammettere che tante persone, ai numerosi semafori rossi, si sono dimostrate così affabili e socievoli come davvero non mi sarei mai aspettato in una città del Nord. Non li posso assicurare che quanto hanno detto e chiesto - non tanto per noi, quanto per la neonata del Lingotto - sia riuscito a renderlo pienamente (col mio inglese!) al collega d'oltralpe: però ci ho provato e lui è sembrato divertito.
Mentre della passeggiata notturna non ho - volutamente e stranamente - scattato alcuna fotografia (quella a lato è solo simbolica ed è tratta da Internet), del tour in 500 sì. A breve - appena saranno scaduti i tempi per le "esclusive" - ne pubblicherò qualcuna qui.

giovedì 5 luglio 2007

Vita al contrario?

Stamattina a Torino, alla conferenza stampa internazionale di presentazione della nuova 500, il responsabile del marchio Fiat Luca De Meo ha letto una citazione di Woody Allen che mi è sembrata particolarmente carina e che, per questo, ho puntualmente annotato sul mio taccuino griffato Fiat e 500 con la mia Bic altrettanto griffata. Ecco la citazione:

«La vita dovrebbe essere vissuta al contrario. Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così il trauma è già bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione, e te la godi al meglio. Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro. Lavori quarant'anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un meraviglioso amplesso».

Woody Allen