giovedì 20 settembre 2007

Buon compleanno alle "faccine"

Venticinque anni per la faccina digitale. Cade proprio quest'oggi (anche se è abbastanza controversa la data ufficiale della sua prima apparizione) il compleanno delle emoticon: contrazione del binomio «emotional icon» (più o meno icone delle emozioni). Inizialmente conosciute come smiley e per tutti, almeno in Italia, come «faccine». Erano infatti le 11,44 del 19 settembre 1982 quando Scott Fahlman, ricercatore d'informatica alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh inviò nella bacheca elettronica dell'università un messaggio che ha fatto storia. Visto che un recente scherzo sul funzionamento degli ascensori dell'ateneo non era stato capito, generando un allarme sicurezza per l'università, Fahlman propose di utilizzare nei futuri messaggi il simbolo :-) per indicare che si trattava appunto di uno scherzo, oppure :-( per sottolineare che l'informazione era seria. «Da leggere orizzontalmente», precisò.
Pochi mesi dopo una lunga lista di emoticon più complesse circolava già nelle altre Bbs. Dando il via a quello che è diventata non solo una moda, ma, di fatto una mania. «Un mio piccolo regalo al mondo», si è sempre limitato a commentare Fahlman, che dalla sua intuizione non ci guadagnò nulla visto come non brevettò mai la sua invenzione. Se è vero che Fahlman è considerato il papà delle «faccine», già qualcuno prima di lui provò a proporre l'utilizzo di simboli grafici nei messaggi per esprimere emozioni o stati d'animo. Era il 12 aprile 1979 quando Kevin McKenzie, inviando una e-mail agli iscritti a MsgGroup (uno dei primi sistemi di Bulletin board system, in sigla Bbs, ovvero un collegamento tra computer grazie alla linea telefonica), propose di aggiungere qualche elemento grafico per rendere meno freddi i testi dei messaggi. In particolare propose il simbolo )-» per segnalare una smorfia. Un'idea che non piacque per nulla agli altri utenti, che non seguirono il consiglio. E lasciando così, di fatto, «campo libero» a Fahlman.Il successo delle «emoticon» è divenuto planetario, divenendo di uso quotidiano - e pure apprezzato - da giovani e da adulti. Anche per via del fatto che la tribù delle «faccine» è andata via via crescendo di numero a significare le espressioni più disparate e colorite. Divertita, triste, arrabbiata, offesa, piagnucolante. E, ancora: con gli occhiali, col cappellino, con la linguaccia fuori, con l'aureola.
E se inizialmente le emoticon erano formate da semplici simboli grafici trovati sulla tastiera come :-) e :-( per il sorriso e il malumore, :-D per la risata, :'-( per il pianto, ;-) per l'occhiolino, :-O per lo stupore o :-S per lo sgomento ¿ oggi, grazie alle evoluzioni grafiche di programmi come i Messenger di Microsoft o di Yahoo, le faccine hanno assunto i contorni di vere facce, solitamente gialle forse per ricordare lo «smiley» realizzato da Harvey Ball e in voga negli Anni Settanta e Ottanta o il simpatico Pacman, antesignano dei videogiochi. Proprio un sondaggio di Yahoo Messenger ha permesso di scoprire che anche gli adulti apprezzano e usano le emoticon nei messaggi, anche in quelli seri. E lo fanno anche sul lavoro. Già, i professionisti mandano sms e mail con tanto di faccine a corredo per rendere più chiaro il contenuto del testo o il proprio stato d'animo. Insomma, le emoticon sono un modo in più per comunicare. A livello di dati, il 52% degli oltre 40 mila utenti intervistati ha più di trent'anni. E, di loro, il 55% ha ammesso di utilizzare le emoticon ogni giorno. Il 40% ha scoperto le faccine negli ultimi cinque anni.


Fabio Conti
(da L'Eco di Bergamo di mercoledì 19 settembre 2007)

3 commenti:

Fabio Conti ha detto...

?

Anonimo ha detto...

Pensavo le avessero inventate più di recente, da piccolo non le usavo a scuola.....

Anonimo ha detto...

Who knows where to download XRumer 5.0 Palladium?
Help, please. All recommend this program to effectively advertise on the Internet, this is the best program!