Il “garghet” delle rane non si sente in questa fredda sera di febbraio. Il cielo limpido lascia spazio soltanto a stelle rosse, che altro non sono che i punti luminosi delle gru, monumenti al continuo volersi avvicinare alle stelle vere da parte dell’uomo. Questa è la terra di mezzo, mi dicono, dove i milanesi di ieri venivano a ballare, la sera, e a divertirsi. Ma anche a pensare e riflettere davanti a un bicchiere di vino rosso, pratico contributo all’introspezione. Stasera è lo stesso: solo la campagna è stata smussata da quegli enormi palazzi. Rozzano da una parte, Milano dall’altra. Terra di mezzo appunto. A Nord la periferia di una città sconfinata. A sud i confini di un’altra periferia. Un’enclave che sembra sospesa nella brezza di questa sera di febbraio. L’antica osteria ci accoglie come i viandanti di un passato qui
giovedì 21 febbraio 2008
Il garghet
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