Una panoramica di Pontirolo oggi pomeriggio:

Uno dei momenti più tristi della mia vita è stato quando, osservando un indimenticabile cielo stellato dalle montagne austriache, qualcuno si è avvicinato e mi ha detto: «Guarda che le stelle che vediamo adesso potrebbero essere già scomparse». Già, perché la distanza è talmente elevata che la luce ci impiega tanto tempo per attraversare l'universo. Migliaia di anni, durante i quali, appunto, la stella potrebbe essere nel frattempo morta. Ma come fa una stella a morire? Eppure, purtroppo, è così. Ma noi qui sulla Terra, che siamo dei sognatori, non possiamo accettare che una stella possa morire.io sperai di esser tra quelliche camminano le vie ribellistelle di stellesudici eroiquei cialtroni degli artistiscopatori pederasti tristiincantatori aquilonisti egoistiquelli che qualcuno cresceal riparo dalla realtàfuori dai guai senza un'etàsoliquelli che son tutto e nienteche non vivono mai veramentema neanche poi muoiono maiio in che parole fuggiròpolvere e sere corse viadentro il bicchiereclessidra che butto giùpuò il cielofinire quici pensi?i fiori recisi ancora
profumanoci credi ?può il mare fermarsiprimadell'orizzontelo vedi?può mai una storia sfuggirese tu non vuoi moriresenza di noianche le stelle bruciate lassùviaggiano per l'eternitàa illuderci negli occhiche per sempre c'èuna luce su chi non sa più cantarecome un timbro dolce agrosi staccò da quel suo corpo magroe un fumo blu l'accarezzòstanco jazz nello sgabellomadre il suo microfono cullòe ci soffiò suoni d'uccellonelle pieghe delle manisciolse il tempo con monotoniasempre così fu questa mia storiaspinse tutto il fiato in golae una lunga ruvida parolae il mondo lì senza di noianche le stelle bruciate lassùdal palco scesero a popolare i sogni della gentesi spense il viso il suo sorriso e la voce
MILANO - La prima cosa che fanno appena aprono gli occhi è accendere il computer (che la sera precedente avevano opportunamente lasciato ai piedi del letto). Mentre il portatile fa le sue operazioni di caricamento, loro si lavano la faccia. Così, con gli occhi rinfrescati e attenti, sono pronti a premere quel pulsantino: «ricevi».

Per la serie «Conosco persone che sarebbero brutte anche in Corea», ebbene sì, questa sera sono andato a vedere «Le cronache di Narnia». Purtroppo. E il post potrebbe finire qui. Invece aggiungo che mi sono praticamente annoiato per due ore e poco più. Davvero una scontatezza dietro l'altra. E dietro l'altra, l'altra e l'altra ancora. Riassumendo: quattro fratelli - due femmine e due maschi - di età compresa tra i 6 e i 16 anni (credo), mentre il padre è sul fronte della Seconda Guerra Mondiale, vengono spediti in una mega villa di un misterioso e non ben precisato "professore".
Il paese di Don Camillo e Peppone: precisazioni di Carlotta e Alberto Guareschi
Joanne Kathleen Rowling